mercoledì 30 novembre 2011

Centinaia di terremoti e numerose eruzioni vulcaniche in atto nell’America centrale

Pochi giorni fa nel cuore del Messico s’è risvegliato il vulcano Popocatepetil. Poche ore dopo si è riattivato dopo molti anni anche il vulcano Fuego, in Guatemala, mentre in Colombia è stata elevata al livello “arancione” l’allerta per il vulcano Gelaras.
Nel weekend, inoltre, El Salvador è stato scosso da una serie di oltre 700 terremoti in 24 ore, tutti di intensità debole/moderata. Ieri sera uno sciame sismico molto intenso ha interessato l’area di Puerto Rico, nel mare dei Caraibi, con scosse anche abbastanza intense (la più forte è stata di magnitudo 5,1 richter).
Poche ore fa, infine, si è risvegliato anche il vulcano vulcano Tungurahua in Ecuador.
E’ evidente che l’area dell’America centrale è geologicamente in fermento e lungo la placca caraibica. Cosa ci riserverà nei prossimi giorni?.










Filippine: scossa magnitudo 6 a Luzon

Un terremoto di magnitudo 6 ha colpito Luzon, l'isola principale delle Filippine. Lo ha reso noto l'Istituto di geofisica americano (Usgs), senza riferire di vittime o allarme tsunami. L'epicentro del sisma è stato localizzato al largo della costa occidentale della provincia di Zambales, al nord, circa 230 km a nord-ovest di Manila.

Terremoto dell'Aquila, recuperata intatta statua in gesso della Madonna bambina

L'AQUILA - A oltre due anni e mezzo dal terremoto che sconvolse L'Aquila, dalle macerie della parrocchia della frazione di Tempera riemerge, intatta, una statua di Sant'Anna con Maria bambina. 
A riportarla alla luce sono stati i giovani della Protezione Civile che hanno individuato la testa tra le macerie del tetto e poi, dopo aver ripulito tutto con cura, hanno recuperato l'opera in gesso.

La statua che raffigura la madre della Madonna proviene da una serie donata alla Chiesa da monsignor Mario Pimpo, originario di Tempera, che nel 1986 contribuì al restauro dell'edificio sacro. Un mese e mezzo dopo il sisma tra le macerie fu ritrovato dai Vigili del Fuoco, anch'esso intatto, il tabernacolo con le ostie. Il parroco, don Giovanni, sottolinea che «per tutti gli abitanti di Tempera questo ritrovamento, come quello del tabernacolo è un segno importante per guardare al futuro del nostro territorio con fede e speranza». 

A differenza della statua di Sant'Anna ha riportato danni seri una delle altre numerose opere d'arte sacra ritrovate tra le macerie del terremoto del 6 aprile 2009: si tratta di una tela della metà del Seicento raffigurante la Madonna della Purità e attribuita all'artista napoletano Pacecco De Rosa, restaurata grazie ai fondi raccolti dalla Diocesi dell'Aquila con la vendita di uova di Pasqua. 

Il 21 dicembre prossimo, annuncia l'addetto stampa, don Claudio Tracanna, sarà illustrato al pubblico il restauro del dipinto, che era custodito nella cappella dell'arcivescovo nel Duomo dell'Aquila. Ne è stato recuperato l'80%. «È stata restaurata con l'aiuto dei benefattori - spiega don Claudio - che hanno aderito alla nostra iniziativa avviata dopo il sisma: vendita di torroni a Natale e di uova a Pasqua proprio con l'intento di costituire un fondo per il recupero di opere d'arte danneggiate dal terremoto».

BORGHI (ANCI), DA CLINI SEGNALI INCORAGGIANTI PER TERRITORIO

'''Le dichiarazioni rese dal nuovo Ministro dell'Ambiente Corrado  Clini di fronte alla Commissione Ambiente del Senato relative all'imminente varo di un decreto legge per la messa in sicurezza del territorio rappresentano primi segnali incoraggianti sui quali siamo pronti a confrontarci''. Cosi' Enrico Borghi, Sindaco di Vogogna e Presidente della Commissione Montagna dell'Aci commenta le prime dichiarazioni del Ministro Clini che ha escluso la possibilita' di nuovi condoni edilizi e ha aperto agli investimenti privati per la manutenzione del territorio nel quadro di un nuovo decreto per la sicurezza del territori che sara' presentato nel prossimo Consiglio dei Ministri del 5 dicembre.

'''In questi tempi di scarsita' di risorse pubbliche -continua Borghi- la manutenzione del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico si possono compiere aguzzando l'ingegno anziche' dover sempre ricorrere alla tasca di Pantalone. Consentire ai Comuni di intervenire negli alvei per il disboscamento ai fini della sicurezza, attivare il coinvolgimento dei privati nei disalvei programmati e innescare un meccanismo di coperture assicurative per i primi danni sono esempi di come sia possibile lavorare in assenza di risorse pubbliche. A cio' si aggiungano le idee che il Ministro sottoporra' al Consiglio dei Ministri il prossimo 5 dicembre, e sulle quali siamo pronti a confrontarci''.

'''Per ora e' significativo che finalmente il tema della sicurezza del territorio venga nuovamente rimessa nell'agenda dei lavori,e ci auguriamo - conclude Borghi - che il Governo sappia cogliere la potenzialita' positiva garantita dai Comuni''.

LIGURIA/MALTEMPO: ROSSETTI, FONDI PER COMUNI DANNEGGIATI

Alleggerito ulteriormente il patto di stabilita' per consentire a sette Comuni liguri colpiti dall'alluvione di pagare le spese dei danni. Lo ha comunicato l'assessore al bilancio della Regione Liguria, Pippo Rossetti rendendo noto lo sblocco deciso dalla Ragioneria dello Stato, richiesto dalla regione ligure. Cinque comuni della Provincia della Spezia e due della Provincia di Genova sopra i 5mila abitanti potranno cosi' pagare le spese per l'alluvione del 25 ottobre e del 4 novembre per un totale di 1,3 milioni di euro cosi' suddivisi: 307mila al Comune di Arcola, 45mila a Lerici, 76.647 a Santo Stefano Magra, 96.700 a Sarzana, 206.644 a Vezzano Ligure, 400mila a Sant'Olcese e 188.211 a Lavagna. ''Abbiamo accolto le richieste arrivate dai Comuni colpiti dal maltempo sopra i 5mila abitanti - spiega Rossetti - e dopo il parere positivo della Ragioneria dello Stato possiamo dare il via libera ai pagamenti, grazie all'alleggerimento del patto di stabilita'. Questa e' un'ulteriore possibilita' di spesa per gli Enti locali che si va ad aggiungere ai 63 milioni di euro gia' sbloccati a ottobre per diciotto Comuni liguri per un totale di 64,3 milioni di euro. In questo modo - conclude Rossetti - possiamo consentire a una parte dei Comuni colpiti soggetti alle regole del patto di stabilita' di intervenire al piu' presto per effettuare ulteriori pagamenti in conto capitale''.

Sumatra’s Mount Marapi Erupts Again





West Sumatra’s Mount Marapi ejected hot ash up to 600 meters into the air during a fresh set of eruptions on Tuesday morning.
Witnesses said the active volcano, which straddles Tanahdatar and Agam districts in West Sumatra, ejected material into the air several times between 6 a.m. and 8:30 a.m.
The increased activity follows a similar series of eruptions on Sunday.
Warseno, a local official monitoring the volcano, said the mountain was on Alert II status, on a scale of one to five, with five being the most dangerous.
A three-kilometer exclusion zone remained in force, Warseno said.

In the 'Throat of Fire': Villages evacuated as Tungurahua volcano erupts in Ecuador

Four Ecuadorean villages are being evacuated after a volcano close to the country's capital began spewing smouldering rock and billowing columns of ash.
The government is urging 700 people living beside the Tungurahua volcano near Quito to leave the area as soon as possible.
Tungurahua - which means 'Throat of Fire' in the indigenous Quechua language - has been active since 1999 but began erupting violently on Sunday, sending red-hot clouds of gas up into the atmosphere.

Those living in the farming communities around the mountain and on its slopes have been warned to abandon their homes. 
The volcano's eruptions were triggered by a build-up of lava at Tungurahua's core, according to Ecuador's Geophysical Institute.
The South American country's authorities are concerned at the volcano's pyroclastic flow - fast-moving boulders and gas that can reach speeds of up to 450mph and temperatures of up to 1000c (1,830f).
The 16,480-foot (5,023-metre) volcano has now had its warning level upgraded from yellow to orange, just below the highest alert level of red.
Good weather on Monday night allowed the institute's scientists to observe 'the continuous output of incandescent material' from its slopes.
'This activity was characterised by the expulsion of incandescent boulders, rising more than 300m above the crater and rolling down all sides of the volcano,' said the institute.
That prompted authorities to raise the alert level in the impact zone, 84 miles south-east of Ecuador's capital.


The sparsely populated land includes several communities on the volcano's slopes, according to the National Secretariat for Risk Management (SNGR).
Authorities have inspected and prepared shelters ahead of evacuation orders, while the military and police were being told to coordinate efforts in the area, SNGR said.
'Given the level of alert, populations located in risk areas such as Cusua, Juive, Palictahua and Manzano voluntarily evacuated to safer locations,' the relief agency said on Monday.
The Geophysical Institute on Tuesday recommended people leave high-risk areas 'because the current eruption process began abruptly and has generated several pyroclastic flows that have affected the upper flanks of the volcano.'
Several communities in the shadow of Tungurahua, including the tourist town of Banos with a population of 15,000, were forced to evacuate during a violent eruption of the volcano in 1999. 
Residents had to wait a year to return to their homes.
A red alert was declared last December when Tungurahua reactivated, prompting a temporary evacuation of residents and tourists.



In memoria della tragedia sull’Etna: 3 anni fa moriva il giovane fotografo Thomas Reichart

Era un grandissimo appassionato di vulcani e soprattutto dell’Etna. Amava la fotografia e molto spesso andava in Sicilia proprio per scalare l’Etna, il suo vulcano preferito. L’ultima scalata, il 30 novembre 2008, gli è stata fatale: aveva inviato un sms di aiuto ad un amico, lo hanno cercato in tutti i modi possibili, ma ne hanno ritrovato solo il cadavere a 2.780 metri di altitudine, nella zona di Ornitos. La causa del decesso è riconducibile ad una perdita di equilibrio del ragazzo su una lastra di ghiaccio. 
Thomas Reichart, tedesco di Stoccarda, era laureato in biochimica. Stimato e amato negli ambienti fotografici e vulcanologici. Documentava tutti i suoi viaggi in giro per il mondo nella sua pagina di flickr. Oggi è il 3° anniversario della sua morte.

Io voglio ricordarlo così come un ragazzo semplice e ambizioso, ma che purtroppo è stato tradito dalla sua stessa passione... Comunque continuerai a coltivare le tue passioni lassù riposa in pace Thomas.

Ecco un dei tanti video girati dal giovane sull'Etna forse il più famoso!.



martedì 29 novembre 2011

Sciare sul vulcano attivo più altro d'Europa tra neve e fuoco!

Sull'Etna è possibile sciare per circa 4 mesi l'anno neve permettendo le stazione sciistiche partono da  una quota minima di 1800 m.s.l. (Etna nord Piano Provenzana) ad una quota massima di 2600 m.s.l.(Etna sud Rifugio Sapienza).

questa immagine rappresenta la pista chiamata "montagnola" la più alta dell'Etna (partenza da 2480 m.s.l. arrivo a 2600 m.s.l.)

Ma la cosa ancora più sorprendente è che mentre pratichi lo sci hai la possibilità di ammirare  il mare i vari comuni alle falde del vulcano, compresa ovviamente la città di Catania a sud !!. 
Mentre sul versante nord è possibile ammirare durante le giornate più limpide le isole Eolie, il golfo di Giardini Naxos, Taormina e la Calabria mentre alla tue spalle hai i crateri fumanti.

Questa immagine invece rappresenta una delle tante piste di discesa del versante nord chiamata pista "Monte Conca"


Sia sul versante nord che su quello sud sono stati ristrutturati quasi completamente gli impianti di risalita dopo le devastanti eruzioni del 2001-2002. Sul versante nord rimane da ultimare un'ultimo skilift  cioè la  pista nera di questa stazione, mentre è assicurata l'apertura dei restanti 2 skilift e della seggiovia.


Sul versante sud sarà aperta ovviamente la funivia e lo skilift della Montagnola mentre non è assicurata l'apertura dei restanti 3 impianti di risalita (eventuali aggiornamenti sulla situazione saranno pubblicati in seguito).


Le strutture sciistiche di Etna Sud è possibile raggiungerle da Nicolosi verso il rifugio sapienza, mentre a nord (Piano Provenzana) il trampolino di lancio verso la stazione è il paese di Linguaglossa . In entrambi i casi sono presenti degli ampi parcheggi. Purtroppo a Piano Provenzana ancora scarseggiano i servizi per via della ancora lenta ristrutturazione dovuta al passaggio della colata lavica nel 2002, infatti sono solo presenti un piccolo bar,servizi igenici, ovviamente noleggi di sci snowboard (ecc.) e  varie piccole strutture per l'acquisto di souvenir. Ma tutte queste pecche vengono sicuramente ripagate dalla bellezza delle piste e del luogo in cui si trovano. 


Al contrario Etna Sud offre molti più servizi ai turisti e agli sciatori dove troviamo il rifugio Sapienza,l'hotel Corsaro e diversi noleggi. Le piste però trovandosi a sud anche se beneficiano dell'elevata altitudine sono più soggette al progressivo scioglimento del manto nevoso prima rispetto al versante nord dove invece le temperature risultano più basse e in più le piste sono esposte ad un minor soleggiamento. Ma comunque le piste di Etna sud non hanno nulla da invidiare a quelle dell'altro versante hanno soltanto questo problema che però non è poi così drammatico visto che la fine della stagiona sciistica su entrambi i versanti  soprattutto negli ultimi anni si equivalgono quindi non c'è nulla da preoccuparsi, di conseguenza dovremo aspettarci  una  neve più ghiacciata a nord e più farinosa a sud. 


Ma alla fine è una questione di gusti io consiglio di provale entrambi e rimarrete sicuramente affascinati dalla bellezza dei luoghi ;)


In seguito verrà pubblicato un post più approfondito!. scusate se ci sono errori ma è stato scritto al volo! =)

nuova eruzione vulcanica in Ecuador


Spettacolare eruzione del vulcano andino Tungurahua, in Ecuador. Alto 5.023 metri, si trova a 140 chilometri dalla capitale Quito. La sua ultima attivita' e' cominciata nel 1999 ed e' continuata negli anni. Il 16 agosto 2006 vi fu una eruzione particolarmente importante. Negli ultimi mesi l’attivita' del cratere centrale si e' intensificata e per questo le autorita' stanno incoraggiando gli abitanti ad evacuare.

Ecuador's Tungurahua volcano spews rocks


Ecuador's Tungurahua volcano spewed red-hot rock and ash Tuesday as officials upgraded their eruption warning level to orange and some at-risk communities began evacuations.The 5 029m volcano in the country's central Andes, about 135km south of the capital Quito, has been active since 1999 but its thermal activity has steadily increased since Sunday, sending pyroclastic boulders into the air and cascading down from the summit.Good weather prevailed on Monday night, allowing scientists to observe "the continuous output of incandescent material," the Geophysical Institute said in its latest report.
"This activity was characterized by the expulsion of incandescent boulders, rising more than 300m above the crater and rolling down all sides of the volcano."
The increased activity prompted authorities to raise the alert level from yellow to orange, just below the highest alert level or red, in the impact zone which includes several communities on the volcano's slopes, according to the National Secretariat for Risk Management (SNGR).
Authorities have inspected and prepared shelters ahead of possible evacuation orders, while the military and police were being told to co-ordinate efforts in the area, SNGR said.
"Given the level of alert, populations located in risk areas such as Cusua, Juive, Palictahua and Manzano voluntarily evacuated to safer locations," the relief agency said Monday.The Geophysical Institute on Tuesday recommended people leave high-risk areas "because the current eruption process began abruptly and has generated several pyroclastic flows that have affected the upper flanks of the volcano".Several communities in the shadow of Tungurahua, including the tourist town of Banos with 15 000 people, were forced to evacuate during the volcano's violent eruption in 1999. Residents could only return to their homes one year later.A red alert was declared last December when Tungurahua - which means "Throat of Fire" in the indigenous Quechua language - reactivated, prompting a temporary evacuation of residents and tourists.

Pericoli in Italia e nel mondo



Mentre noi tutto temiamo maggiormente la forza del  Vesuvio un altro pericolo nascosto hanno in servo per noi le viscere della terra!.
Pericolo che potrebbe provocare molti ma molti più problemi di una possibile eruzione del Vesuvio in quanto sarebbe capace di sconvolgere tutta l'Italia sopratutto quella centro meridionale!.
Avete mai dato tutta quest'attenzione hai CAMPI FLEGREI ?? Pensate che soltanto all'interno dei crateri inattivi  delle passate eruzioni (presenti all'interno della caldera ATTIVA) vivono circa 500.000 persone. E allora cosa accadrebbe se il vulcano riprendesse ad eruttare?...




Perchè tutta questa preoccupazione verso un vulcano che sembra dormire in un sonno profondo quasi da farlo apparire inattivo se non fosse per  la solfatara sulla città di Pozzuoli.
Beh tutto questo perchè i Campi Flegrei non sono un normale vulcano ma più comunemente chiamato dagli scienziati per l'enorme energia sprigionata dalle eruzioni "supervulcano".


Il più famoso al mondo è Yellowstone in America considerato uno dei  più pericolosi, capace di spedire la terra sotto strati di cenere in grado di abbassare anche le temperature atmosferiche, portando l'umanità ad attraversare un periodo pieno di sconvolgimenti non solo climatici ma anche economici e alimentari, in quanto la popolazione non sarebbe più in grado di usufruire dei cibi presenti prima dell'eruzione a causa delle temperature fredde.


Questo perchè accade?


Perchè i vari gas vulcanici  e la cenere  proiettati all'interno dell'atmosfera bloccherebbe i caldi raggi solari che riscaldano la terra durante il giorno, annullando quasi completamente la loro principale funzione sopratutto in determinate parti del pianeta. Tutto ciò avrà un effetto prettamente negativo sugli alimenti poichè le piante non sarebbero più in grado di produrre i loro frutti, il bestiame perirebbe di fronte al freddo improvviso e alla mancanza di cibo. 


Così le fonti di sostentamento diminuiranno nel tempo causando carestie, scontri e morte. Ma il problema è che questi sconvolgimenti sono destinati a perdurare per anni soprattutto se stiamo parlando di un'eruzione di un supervulcano del calibro di Yellowstone, in quanto prima che nell'atmosfera si dissolvano i gas e le ceneri c'è bisogno di molto tempo e quindi continueranno a vagare,abbandonando dopo anni finalmente il nostro pianeta che si presenterà alla luce del sole con un volto più cupo per via della devastante eruzione. 


Quindi l'uomo deve cercare di adattarsi a ciò anche se saranno destinati a morire gli individui più fragili come anziani e bambini a causa non solo della mancanza di cibo ma anche dagli sconvolgimenti climatici e ai danni comportati dai gas vulcanici nel globo.


Ovviamente i Campi Flegrei non presentano le stesse modalità di energia di Yellowstone essendo molto più grande ed esplosivo, quindi da questo punto di vista  c'è da stare tranquilli!.


Ma tornando al discorso principale ("Campi Flegrei")  deriva dalla parola greca "flegio" che significa "brucio" "ardo". Ricordiamo che le attività di vulcanismo vennero sfruttate dai romani per costruire terme e luoghi di benessere.


Sparsi all'interno della caldera principale sono presenti circa 24 edifici vulcanici. La caldera principale presenta un diametro di 12-15km e l'unica attività che presenta al suo interno è di tipo fumarolico,sorgenti termali e bradisismo.


Cos'è il bradisismo ??


Esso consiste in un periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo dovuto alle pressioni del sottosuolo che esercita la camera magmatica. Questa attività spesso genera terremoto avvertibili anche dalla popolazione. Quando tale fenomeno aumenta è capace di sollevare in maniera preoccupante il suolo infatti pensate che le colonne del cosiddetto Tempio di Serapide (in realtà l'antico Macellum) a Pozzuoli, che fino al 1983 si trovavano parzialmente sommerse dal mare, ed oggi si ritrovano al di sopra del livello del mare. Le tre colonne marmoree più alte mostrano fori di litodomi (mollusco marino) fino ad un'altezza di 6,30 m dal piano pavimentale dell'edificio, livello che attesta la massima sommersione bradisismica subìta dai Campi Flegrei in epoca medievale.
Vari studi hanno a reso noto che il sollevamento più elevato in assoluto è avvenuto il 28 settembre 1538 sulla costa di Pozzuoli, nell'imminenza dell'eruzione del Monte Nuovo, intorno alle ore 12.00 infatti il mare si ritirò improvvisamente di circa 370 m, lasciando sulla riva moltissimi pesci agonizzanti, è stato calcolato che questo ritiro repentino corrispondesse ad un moto bradisismico ascendente di almeno 7,40 m!.
Dal 1970 al 1972 il bradisismo ha provocato un primo episodio di sollevamento del suolo di circa 170 centimetri nel porto di Pozzuoli, e dal 1982 al1984 si è verificata una seconda risalita del suolo che portò il sollevamento delle banchine all'altezza di circa 3 metri; dalla fine del 1984 è iniziata una fase discendente. È da notare come nel biennio 1982-84 siano stati rilevati circa 10.000 terremoti, qualche centinaio avvertiti anche dalla popolazione.
Nel 1985 però è stato l'anno in cui il suolo ha ripreso ad abbassarsi sebbene con brevi periodi di sollevamenti di minore entità avvenuti rispettivamente nel 1989, nel 1994 e nel 2000.
Ovviamente questo non vuol dire che è vicina un'eruzione anche perchè di solito la cadenza minima di una eruzione all'altra è di 3000 anni considerando che l'ultima eruzione risale al 1538  anche se si è rivelata una delle minori eruzioni in intensità avvenute ai Campi Flegrei non c'è bisogno di creare allarmismi. Tutto ciò infine evidenzia come è importante tenere sotto controllo questo vulcano anch'esso costantemente monitorato dall'osservatorio vesuviano e che risulta inutile costruire abitazioni in luoghi così a rischio!.


Evitiamole le tragedie!. E soprattutto cerchiamo di evitarle hai nostri figli nipoti ecc. senza  macchiare la nostra realtà e quella futura a causa della noncuranza e della poca concretezza non solo territoriale ma anche economico politica,in modo tale da rendere un futuro prosperoso alle prossime generazioni... 
Ma credo che purtroppo continuando di questo passo non arriverà mai un cambiamento concreto in positivo. Sopratutto noi Italiani dobbiamo imparare ad agire diversamente da come  facciamo oggi concentrandoci di più sopratutto quando c'è in gioco la vita altrui!.
ma comunque la speranza è l'ultima a morire! =) 



lunedì 28 novembre 2011

Unusual Seismic Activity in Caribbean, Says Expert







Port-au-Prince, Nov 15 (Prensa Latina) Seven quakes have rocked Caribbean islands as of Saturday and another tremor occurred in Haiti this Monday, arising concern among experts about a likely seismic reactivation in the area.
  "For some days we have observed an unusual activity that seems to be linked to the subduction of the Caribbean tectonic plate," Saint Lucian seismologist Bruce Kleever told Prensa Latina.
Seven tremors were felt in the British overseas territories in East Caribbean over the weekend, according to the Disaster Management Department of the Virgin Islands.


"The seisms were of 3.5-4.6 magnitude and could also be felt in Puerto Rico. We´re following closely the situation in the area," said Kleever.
A 4.3-magnitude quake rocked southern Haiti early morning today, one year, ten months and two days after the worst seism in the history of this country occurred.
No damages or fatalities have been reported so far, but the people panicked as they relived the nightmare.
According to the expert, the tremor might indicate an area of seismic activity also in the northern Caribbean plate.
For years, the specialists have feared the likelihood of powerful quakes and ensuing tsunamis in the Caribbean because of the existence in the area of important focuses of danger of tectonic movement. One of them is located near Dominica, considered the point with the largest number of potentially active volcanoes in the world.
However, Kleever said panic must not be triggered among the population. "Just remain on alert and take steps in case of any tremor," he said.
Steps include going to open, safer spaces, mainly in highlands, far from buildings.


The Caribbean currently lacks a tsunami early warning system. Such a device would be likely available by year 2014.
Watch over the area is carried out from the Hawaii-based Tsunami Warning Center, in the Pacific.


At least 88 tsunamis have occurred in the Caribbean in the past 500 years, the worst of them in 1946, killing some 1,600 people.

Natale in montagna! Si ma dove ??





l'Italia possiede moltissimi luoghi incantevoli per trascorrere le proprie vacanze! 


Tra le mete natalizie quest'anno sono state proposte molte località di montagna dove già la stagione sciistica è cominciata o è in procinto di grazie ai cannoni spara neve che lavorano ad alti regimi nelle ore notturne.


I centri più favoriti sono ovviamente i centri dolomitici come Corvara in Badia, Colfosco, Canazei , ovviamente l'immancabile Ortisei, Selva di Val Gardena e San Martino di Castrozza. Poi troviamo anche Madonna di Campiglio, Bressanone,Dobbiaco,Vipiteno, Merano, Stelvio e per i più appassionati consiglio una delle valli più fredde del nord Italia dove si scia tutto l'anno sto parlando della val Senales tutto questo e molto altro in Trentino Alto Adige.


Cortina d'Ampezzo, Sappada, Arabba e Zoldo in Veneto.


Tarvisio in Friuli Venezia Giulia.


Livigno, Bormio, Madesimo e Foppolo in Lombardia.


O immersi nello stile walser di Alagna o Macugnaga. Sestriere, Bardonecchia e Limone Piemonte.In Piemonte. 


Gressoney-La-Trinitè, Champoluc, Chamonis,Valtournenche, Breuil-Cervinia, Courmayeur,La Thuile,Pila,e molti altri in valle d'Aosta.


Ovviamente ho citato le località più gettonate ma sappiamo anzi sapete che possediamo nella nostra nazione moltissime altre località altrettanto rinomate come quelle citate sopra!.


Non resta altro che attendere l'arrivo dell'abbondante neve sulle piste e speriamo che entro il periodo natalizio  possano offrire a tutti coloro che vogliano trascorrere le proprie vacanze sulle piste da sci. 


Spero di esservi stato d'aiuto scegliete una località, e se avete dubbi scrivete un commento sarò lieto di aiutarvi! =)


In seguito verrà lanciato un altro post su questo argomento!. 



domenica 27 novembre 2011

YELLOWSTONE SUPERVOLCANO'S SIZE EXCEEDS EXPECTATIONS




Beneath Yellowstone National Park lurks a partially molten plume rising from the Earth's mantle, fueling the park's famous geysers and hot springs, and causing the crust above to bulge and recede in response to its forces.
Now researchers report that the source beneath the surface may be even more massive than previously thought. Using a new technique, they have created an image of the plume beneath Yellowstone showing the cyclone shape stretching at a 40-degree angle to the west at a depth of 200 miles for 400 miles east to west, as far as the new technique can reach.This study does not make any predictions about future eruptions, which the USGS Yellowstone Volcano Observatory notes are of very low probability in any given millennium, since they have been separated in the past by 800,000 and 660,000 years.
When the Yellowstone supervolcano last erupted cataclysmically 640,000 years ago, it formed the Yellowstone Caldera, a 30 by 50 mile crater. Smaller, non-explosive eruptions have happened since, the most recent about 70,000 years ago.
Previous estimates of the plume have used seismic images, which measure the reflection of seismic waves from earthquakes off of different types of materials below the surface. They reached even deeper than the new images -- to more than 400 miles down.
The new method detects differences in electrical conductivity generated by the different types of rocks and minerals below Yellowstone National Park, which provides clues to what they are made of.
Using supercomputers, the research team, led by Michael Zhdanov of the University of Utah in Salt Lake City, created images of the plume based on the electromagnetic measurements from 115 stations in Idaho, Montana and Wyoming.
"We see that there is a partially melted, conductive plume at great depths starting in the mantle, and going up," Zhdanov said."It's a completely different technique, completely different data," he added. "It confirms that the plume is there, but it provides another view of the plume."
The plume's high conductivity suggests it contains high levels of silicate rocks and perhaps briny water, he said. The observation that the high conductivity plume is larger and angled differently than the one found with seismic imaging suggests that the plume of molten and partially molten rock may be surrounded by additional liquid including briny water, Zhdanov said."I think it's an important finding to have a new technique to corroborate the way that this hotspot is rising through the mantle," said Jake Lowenstern, USGS scientist in charge of the Yellowstone Volcano Observatory.
He noted that the finding does not indicate that the plume of molten material is necessarily bigger than earlier seismic images indicated, but that the plume's sphere of influence extends further than could be seen by the other technique. "You're looking at the effects of that plume but not necessarily the plume itself," he said."It doesn't have great effect on the actual risk from the much more shallow volcanic system," he added. While this plume provides the heat that ultimately reaches the surface, he said, with these new images, "you're looking at something that's way below the actual magma chamber that's responsible for the eruptions."

New eruption on Tungurahua!!!

An eruption had begun on Tungurahua in Ecuador during the late afternoon of 27th November local time. IGEPN reported that seismic activity had increased during the mid afternoon later to be followed by explosions with ash fall and pyroclastic flows beginning at around 17:00 local time. Large explosions with sounds resembling cannon shots was also reported and pyroclastic flows descended the western and northwestern flanks. Ash fall mixed with rain was reported in some places close to the proximity of the volcano.



Aggiornamento alluvione Barcellona


È stato recuperato dai Vigili del Fuoco, che hanno dovuto rimuovere una grande massa di fango grazie all'ausilio di un bob cat, il cadavere del 55enne Luigi Valla, una delle tre vittime dell'alluvione che martedì ha travolto alcune case di Scarcelli, una piccola frazione del comune di Saponara. Il corpo è stato estratto dalle macerie della palazzina in cui l'uomo abitava insieme al figlio 28enne Giuseppe, morto insieme al padre, ed alla moglie, Rosetta Arrigo, che invece è riuscita miracolosamente a salvarsi raggiungendo, attraverso il balcone, un edificio adiacente.
Luigi, che in passato aveva lavorato come operaio all'acciaieria della Duferdofin, quando ha visto arrivare il fango, si deve essere precipitato sul retro dell'abitazione ma lì è stato investito dalla frana venuta giù dalla collina. Nello stesso immobile abitava anche il piccolo Luca Vinci, di 10 anni, pure lui travolto ed ucciso dalla massa di fango e detriti che si è staccata da un costone sovrastante l'abitato.
Il corpo di Luigi Valla, contrariamente a quanto si pensava, era integro. È stato trasportato all'obitorio del Policlinico, dove sarà eseguita l'autopsia, già effettuata sul figlio mentre per il corpo del piccolo Luca si è scelto un semplice esame esterno. A breve si conoscerà la data dei funerali ed il sindaco di SaponaraNicola Venuto proclamerà il lutto cittadino.
Al lavoro i soccorsi, che stanno principalmente cercando di ripulire le strade, prima che il fango si solidifichi. Ad affiancare i residenti tantissimi volontari, giunti da tutta la Sicilia, che si sono concentrati soprattutto a Barcellona.
Tra loro anche un siciliano illustre, come il compositore Roy Paci, che su Facebook ha postato un commento eloquente: "Dopo 8 ore di viaggio e tre ore e mezza di sonno eccoci arrivati a Barcellona Pozzo di Gotto. Ho fatto fatica a trattenere le lacrime per quante sorelle e fratelli siciliani hanno perso tutto. Serrando le mandibole e caricandosi dell'energia positiva che questo sole meraviglioso siciliano riesce a donarci, abbiamo iniziato a spalare tonnellate di fango. Devo sinceramente dirvi che i ragazzi volontari dell'Arci, scout e autonomi stanno salvando un paese. E qui non ci sono riflettori, televisioni di parte e giornalisti faziosi. Nessuno di loro, meno male. Solo tanto Orgoglio Siciliano".
L'Anas ha intanto provveduto alla riapertura della statale 113. Sono circa 830 gli sfollati dai comuni della provincia tirrenica: i più colpiti, oltre a Saponara, Barcellona, Villafranca Tirrena, Rometta e Milazzo. Gli uomini della Protezione civile sono intervenuti in ventiquattro comuni, che hanno riportato danni: completano la lista Antillo, Castroreale, Condrò, Fondachelli Fantina, Gualtieri Sicaminò, Merì, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Spadafora, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina e Venetico.

Floating lava samples collected from Hierro!

Earlier this morning, a team of scientists from the IGN went out in a coastguard boat to get close to the submarine eruption site off coast of La Restinga on El Hierro. They observed and took pics of pumice type lava rocks floating on the surface of the sea steaming away and they collected samples aboard their boat.







The eruption of a volcano in Virunga National Park near Goma is seen at night. Volcano fanatics will have to pay $300



The eruption of a volcano in Virunga National Park near Goma is seen at night. Almost three weeks after a fissure opened amidst dense flat forest, the Democratic Republic of Congo's Virunga National Park has seen an increasing number of tourists seeking to be guided on treks to witness the Nyamulagira volcano spewing geysers of lava into the night. Volcano fanatics will have to pay $300 (220 euros) to be escorted to a viewing site in the east of DR Congo, a country wracked by conflict and ranked the world's least developed by the United Nations. 

TERREMOTO: RICERCA, 67% STUDENTI NON PENSA CHE LA SCUOLA SIA SICURA







Roma, 25 nov - Il 54% degli studenti delle elementari e il 67% delle scuole medie e superiori non crede che la propria scuola sia sicura. I motivi? Perche' si tratta di un edificio vecchio (65% studenti della primaria; 59% della secondaria) o perche' presenta crepe (11% e 17%).

Particolarmente preoccupati in proposito gli studenti dell'Umbria: solo il 7% la ritiene sicura mentre ben il 93% la considera a rischio o non sa rispondere. Anche gli studenti calabresi nutrono forti dubbi: il 76% di quelli della scuola primaria e l'82% delle medie e superiori sono scettici.

Solo un terzo dei genitori (32%) dice di sapere che la scuola e' stata costruita secondo le norme antisismiche o comunque ristrutturata secondo tali criteri. Un po' piu' di fiducia in Umbria (54%) Campania (50%) e Calabria (48%). Al contrario, solo il 10% degli adulti lombardi metterebbe la mano sul fuoco sulla sicurezza delle scuole frequentate dai figli.

Sono alcune delle percentuali piu' alte registrate dalla III Indagine su ''Conoscenza e percezione del rischio sismico'', presentata questa mattina a Lamezia Terme da Cittadinanzattiva e Dipartimento della Protezione Civile, in occasione della IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica, che si svolge oggi in oltre 4 mila scuole in tutta Italia.

L'Indagine su come studenti e genitori vivono e fronteggiano il terremoto (disponibile sui siti web www.cittadinanzattiva.it e www.protezionecivile.it) e' stata realizzata attraverso questionari rivolti a 1.211 studenti della scuola primarie, 1.160 delle scuole secondarie di primo e secondo grado e a 1.477 genitori. Diciassette le regioni coinvolte (tutte ad eccezione di Sardegna, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige) e 50 le province. L'Indagine presenta dati nazionali e focus relativi a 6 delle regioni coinvolte: due del Nord (Piemonte e Lombardia), due del Centro (Toscana e Umbria) e due del Sud (Calabria e Campania).



Il 90% degli studenti interpellati dice di aver partecipato a delle prove di evacuazione nella sua scuola, percentuale che sale al 97% in Toscana e al 95% in Calabria. Al di sotto della media la Campania, dove dichiara di avervi partecipato poco piu' dell'80% degli studenti. Colpisce che fra i vari tipi di rischi per i quali ci si esercita, il piu' diffuso e' quello per l'incendio e il rischio sismico, mentre il rischio idrogeologico, pur cosi' diffuso nel nostro paese, e' quello meno considerato (solo il 3% delle esercitazioni lo riguarda). Le iniziative di formazione ed informazione sulla sicurezza a scuola interessano solo un terzo dei genitori coinvolti nella indagine. Male la Toscana, dove solo il 21% dei genitori e' stato coinvolto, in tali iniziative, al di sopra della media la Calabria (40%).

Vulcano: l’isola del benessere regala nuove sorprese




La parte più difficile è la puzza. Quella dello zolfo, che sa di uova marce e che riempie l’aria in ogni angolo dell’isola. Ma se superate questo ostacolo potrete godervi Vulcano e i suoi incredibili benefici per il corpo. L’isola siciliana del benessere, infatti, è un complesso termale a cielo aperto grazie ai fanghi e alle acque sulfuree che sgorgano dal sottosuolo in diverse pozze naturali. E le sorprese su quest’isola non finiscono mai.
Un lavoro congiunto tra l’INGV, l’Università di Milano e l’Osservatorio Vesuviano hanno portato alla scoperta clamorosa di ben 18 nuovi tipi di minerali, tutti concentrati in questa minuscola isoletta delle Eolie. La scoperta, ottenuta grazie a studi di scansione del terreno, di analisi, di raggi X per polveri e cristalli, ha permesso di aggiungere nuove garanzie di qualità alla fama delle terme di Vulcano.
Infatti le preziose acque e i fanghi, ipertermali e radioattivi, che curano affezioni reumatiche, artritiche, nervose, cutanee e del ricambio … oltre a regalare una pelle sana, liscia e ringiovanita … sono alimentate dai minerali disciolti nelle viscere del vulcano semi-attivo di cui l’isola è una parte fondamentale. La scoperta di nuovi minerali nel sottosuolo significa che questi benefici naturali sono forse ancora più ricchi di quanto si potesse sospettare e saranno ulteriori studi a verificare i loro effetti sul nostro organismo

sabato 26 novembre 2011

videoEtna - Paroxysms 30/07/2011



This video is the eight paroxysmal eruptive episode from Etna in July 2011!


wonderful!!! =))

News Andes study hints on earth’s future




Scientists are a step close to predicting when and where earthquakes will occur after a fresh look at the formation of the Andes, which began 45 million years ago.
Published today in Nature, research led by Dr Fabio Capitanio of Monash University’s School of Geosciences describes a new approach to plate tectonics. It is the first to go beyond illustrating how plates move, and explain why.

Dr Capitanio said that although the theory had been applied only to one plate boundary so far, it had broader application.

Understanding the forces driving tectonic plates will allow researchers to predict shifts and their consequences, including the formation of mountain rages, opening and closing oceans, and earthquakes.

Dr Capitanio said existing theories of plate tectonics had failed to explain several features of the development of the world’s longest land-based mountain chain, motivating him to take a different approach.

“We knew that the Andes resulted from the subduction of one plate, under another, however, a lot was unexplained. For example, the subduction began 125 million  years ago, but the mountains only began 45 million years ago. This lag was not understood, “Dr Capitanio said.

“ The model we developed explains the timing of Andes formation and unique features such as the curvature of the mountain chain”.

Dr Capitanio said the traditional approach to plate tectonics, to work back from date, resulted in models with strong descriptive, but no predictive power.

“Existing models allow you to describe the movement of the plates as it is happening, but you can’t say when they will stop, or whether they will speed up, and so on.”

“I developed a three-dimensional, physical model- I used physics the behaviour of tectonic plates. Then, I applied data tracing the Andes back 60 million years. It matched.”

Collaborators on the project were Dr Claudio Faccenna of University Roma Tre, Dr Sergio of UPC-Barcelona Tech, and Dr David R Stregman of University of California San Diego. The researchers will continue to develop the model by applying it to the other subduction zones.