venerdì 2 dicembre 2011

TERREMOTI, PREVISIONI DELLA NATURA / I rospi potrebbero essere utilizzati per previsione dei terremoti



Previsioni terremoti e comportamento degli animali, ultime notizie - Lo strano comportamento degli animali prima di un fenomeno sismico, ha spesso fatto sembrare che la natura potesse prevedere i terremoti ben prima degli umani. Ma non si tratta di semplice immaginazione, poiché gli scienziati lo hanno ora dimostrato con uno studio sui rospi condotto a L'Aquila in Italia. Le vibrazioni delle rocce sotto la crosta terrestre di un terremoto, rilasciano particelle che reagiscono con le acque sotterranee una volta raggiunta l'aria. E i rospi, sono così fortemente in sintonia con l'habitat, da avvertire i cambiamenti chimici dell'ambiente tanto da indurli a lasciare giorni prima le zone dove il terremoto sta per avere luogo. 

Friedemann Freund, un geofisico della NASA che ha guidato la ricerca con il dottor Rachel Grant dalla Open University del Regno Unito, ha dichiarato: "Gli ioni positivi nell'aria sono conosciuti nella comunità medica quali causa di mal di testa e nausea negli esseri umani e di aumento di serotonina, un ormone dello stress, nel sangue degli animali". La "stranezza di alcuni comportamenti animali in caso di pericolo ambientale, era stato già osservato in precedenza, ma si trattava perlopiù di racconti popolari e aneddotti mai provati scientificamente fino a oggi. Serpenti che si risvegliano dal letargo in pieno inverno, con temperature sotto lo zero, sono stati visti un mese prima di un terremoto in Cina nel 1973, lasciando nello sconcerto gli scienziati. Ma anche i cani sono famosi per i loro improvvisi e continui latrati poco prima del verificarsi di un terremoto e, proprio per questa loro prerogativa, uno studioso giapponese nel 2003 aveva avanzato la proposta, poi lasciata cadere nel vuoto, di utillizzare il fedele compagno dell'uomo per la previsione dei sismi. 

A l'Aquila, i rospi sono stati studiati minuziosamente prima del devastante terremoto del 2009 e il dottor Grant, facente parte del team di studi scientifici di un Open University Phd, ha partecipato al monitoraggio di questi animali: "E 'stato molto drammatico. Da 96 rospi si era arrivati a quasi zero nell'arco di tre giorni. Dopo di che, sono stato contattata dalla Nasa", ha detto alla BBC. "Se si pensa a tutte le cose che accadono nelle rocce - sarebbe strano se gli animali non sono fossero in qualche modo influenzati". "Una volta che si comprende come tutti questi segnali sono tra loro collegati, se vediamo quattro dei cinque segnali che puntano tutti nella stessa direzione, possiamo dire, 'Ok, qualcosa sta per accadere'. Le scoperte del team sono stati pubblicati sull'International Journal of Environmental Research and Public Health.

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